Vinili jazz e blues: quali sono i migliori dischi vintage da acquistare?

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    Jazz e blues sono due generi musicali ben distinti ma dalle radici comuni: entrambi, infatti, nascono negli Stati Uniti dei primi anni del Novecento. Era in questo periodo che gli schiavi afroamericani venivano impegnati nelle piantagioni americane: un periodo oscuro sul quale non si può che stendere una triste coltre di vergogna; tuttavia, la forza d’animo di quei lavoratori ha dato vita a degli stili musicali inconfondibili e ancora più vivi che mai.

    Dalle prime note e dai balli che gli afroamericani improvvisavano per rallegrare le loro dure giornate, sono così nati il jazz ed il blues: generi che non si sono fermati alle piantagioni degli Stati Uniti del sud, ma che si sono espansi e ramificati fino a creare alcuni dei più grandi capolavori della storia della musica. Molti di questi vivono ancora grazie ai vinili: andiamo a vedere quali sono i migliori e quali non lasciarsi sfuggire…

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    John Coltrane – Blue Train

    Iniziamo il nostro viaggio nel mondo dei dischi vintage con uno dei maggiori interpreti della storia del jazz, ovvero John Coltrane. Nato nel 1926, questo sassofonista è considerato unanimemente uno dei più grandi sassofonisti della storia della musica, ed è entrato nella leggenda grazie al suo stile unico: grazie alla sua creatività, di fatto, si chiude il periodo del bop e viene inaugurato quello tutto nuovo del free jazz.

    Questo Blue Train è uno dei suoi dischi più celebri, il suo quinto in veste di leader di una formazione jazz, ed è la sua prova hard bop più riuscita. La traccia omonima ne è un esempio perfetto, uno dei pezzi memorabili del genere grazie anche a un indimenticabile assolo di sax ad opera dello stesso Coltrane. Che altro dire: se volete una collezione di dischi in vinile jazz, questo album ne deve essere uno dei mattoni fondanti!

     

     

    Miles Davis – Kind Of Blue

    Se dovessimo ridurre la lunga storia del jazz a due soli nomi, oltre a John Coltrane il secondo sarebbe senza alcun dubbio Miles Davis. I due condividono l’anno di nascita e lo status di assoluti geni e innovatori in campo jazzistico; con la sua tromba Committee, Miles Davis ha scritto alcuni dei capitoli più importanti di questo genere musicale, lasciando un vuoto dopo la sua scomparsa – avvenuta nel 1991 – che non è mai stato riempito.

    Kind of Blue è il suo lavoro più importante, non solo perchè ne rappresenta uno dei suoi massimi traguardi artistici ma anche per il fatto di essere uno dei dischi jazz più venduti della storia. Buona parte della critica lo considera il miglior album di sempre nel suo genere; noi non possiamo che concordare, considerato che al suo interno trovano spazio capolavori senza tempo come So What, Freddie Freeloader e Flamenco Sketches. Imperdibile.

     

     

     

    B.B. King – Live In Cook County Jail 

    È in B.B. King che trova invece uno dei suoi più grandi protagonisti la musica blues: l’artista afroamericano icona del Mississippi Blues ha deliziato i timpani di milioni di fan con le malinconiche note della sua chitarra – da lui stesso ribattezzata Lucille – lungo l’intero corso del ventesimo secolo, vendendo nel contempo milioni di dischi e vincendo la bellezza di quattordici Grammy. Una vera e propria leggenda della storia della musica.

    Uno dei momenti più incredibili della sua carriera è stato inciso proprio su questo disco, uscito per la prima volta nel 1971. Al suo interno si trova la registrazione live di un concerto suonato l’anno precedente nella prigione di Cook County, davanti ad un pubblico di oltre duemila carcerati (la gran parte di etnia afroamericana). Un album dunque importantissimo, non solo per le sue calde note ma anche dal punto di vista strettamente sociale.

     

     

     

    John Lee Hooker – The Very Best Of 

    Un altro dei massimi interpreti del Mississippi Blues è stato John Lee Hooker, nato a Clarksdale nel 1917: cantante, chitarrista e compositore, si è reso celebre fin dalle sue prime esibizioni grazie al suo originalissimo modo di cantare (quasi parlato, tanto da essere ribattezzato talking blues) e a un boogie particolarmente ostinato. I suoi oltre cento dischi gli sono valsi lo status di leggenda e addirittura una stella nella Walk of Fame di Hollywood.

    Come fare dunque per godere al meglio del suo stile unico e delle tiepide note della sua chitarra Epiphone Sheraton? Considerata la sua sterminata discografia, a nostro avviso la scelta migliore è quella di acquistare questa ottima raccolta: fra i solchi di questo vinile potrete trovare alcune fra le sue migliori canzoni, da Boogie Chillen’ fino a Hobo Blues, passando per Shake it Baby e Terraplane Blues. Una giostra di emozioni.

     

     

     

    Muddy Waters – Hoochie Coochie Man

    McKinley Morganfield nasce nel 1913 a Rolling Fork, nel Mississippi. Con il soprannome di Muddy Waters inizia fin da giovanissimo un’incredibile carriera da bluesman, diventando uno degli interpreti più rilevanti di questo genere e finendo addirittura per essere considerato il padre del blues di Chicago. Stando a gran parte della critica, le sue note hanno contribuito in maniera fondamentale a formare il rock inglese degli anni ’60.

    Difficile riassumere una carriera lunga e ricca di successi come quella di Muddy Waters scegliendo un unico disco; pertanto, anche in questo caso l’opzione migliore consiste nell’acquisto di un vinile che ne raccolga le migliori canzoni. Questo Hoochie Coochie Man contiene l’omonimo pezzo e molti altri, per un totale di un’ora e venti di puro blues: lasciatevi trasportare dalla sua voce e dal suono della sua chitarra, non ve ne pentirete.

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